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TEATRIS LAB

- Laboratorio di formazione teatrale

condotto da Max Cataliotti -

 

Dal 22 ottobre 2015
ogni giovedì dalle 20 alle 22 presso 
ESTUDIO - Via Costantinopoli 98 (cit.001)
(P.zza Bellini) - Napoli
 
Il costo del laboratorio è di € 50 mensili + € 10 quota associativa annua
 

 

TEATRIS LAB si prefigge di trasmettere una serie di tecniche per esprimere al meglio ed evidenziare le potenzialità di ciascun individuo, oltre alla presa di coscienza dell’emotività e della gestione e canalizzazione degli stati d’animo. Una serie di esercizi aiuteranno a parlare in pubblico con maggiore tranquillità, trasformando la tensione in energia positiva e costruttiva che permetterà al singolo di muoversi sul palco, e ancora di più nella vita, in maniera più serena e libera. Dopo una prima fase di conoscenza individuale, si avranno gli elementi necessari per relazionarsi con il resto del gruppo sotto l’attenta guida di un conduttore, agendo liberamente e dimenticando costrizioni e schemi predefiniti.

 

 

Un laboratorio aperto a tutti, anche a chi non necessariamente aspira a velleità artistiche, o pensa a un futuro nel mondo dell’arte; questo vuole essere un percorso per avvicinare chiunque ad apprendere e studiare nuovi metodi artistici da applicare nella propria quotidianità.

 

 

Il laboratorio si svolgerà in 5 steps durante i quali il conduttore accompagnerà per mano i partecipanti in un percorso che toccherà molteplici aspetti dell’arte teatrale, dalla tecnica, all’improvvisazione per arrivare, se possibile, alla messa in scena.

 

1. TECNICHE DI BASE

  • Tecniche di rilassamento e concentrazione: rilassare il corpo e la mente da tutto ciò che caratterizza la vita quotidiana serve a trovare un equilibrio che permetta di entrare in un nuovo mondo e lasciare fuori tutte le tensioni.

  • Tecniche di respirazione: la respirazione è la base dell’emissione vocale quindi imparare a respirare correttamente è propedeutico all’apprendimento della tecnica vocale. Imparare a respirare e a gestire il fiato permette di emettere suoni bilanciati e in maniera appropriata.

  • La percezione dello strumento corpo: gli esercizi di questo passaggio non hanno come scopo l’acquisizione metodica e precisa di tecniche fisiche, ma mirano all’eliminazione parziale o totale di quei blocchi muscolari che impediscono una fluida reazione/azione agli stimoli esterni.

  • Utilizzo della voce e dizione: la voce deve trasmettere le emozioni che tutto il corpo, lo sguardo, l’atteggiamento fisico ed emotivo stanno già esprimendo; ma per fare ciò essa va educata, impostata ed estesa in modo da renderla chiara e limpida. Il pubblico in sala deve sentirsi come “circondato” dalla voce dell’attore. Rivolgersi ad un pubblico poi va fatto nella maniera più corretta possibile e il modo di pronunciare le parole è un aspetto fondamentale della recitazione professionale. Una corretta dizione, comunque non snatura il teatro popolare in lingua, ma dà una marcia in più per comprendere la corretta pronuncia delle parole ed usare la lingua in maniera più eclettica.

 

2. RELAZIONI

  • Questo step ha come scopo quello di mostrare come sul palco bisogna percepire lo spazio pluridimensionale che ci circonda. Oltre lo spazio scenico nel quale l’attore è immerso e del quale deve avere una chiara consapevolezza, esistono altre dimensioni da tenere in considerazione: gli altri elementi della scena come altri attori, i componenti scenografici, la musica, le luci. Raggiungere un equilibrio che dia all’occhio dello spettatore un quadro bilanciato e realistico è uno dei compiti dell’attore.

 

3. ESERCIZI DI IMPROVVISAZIONE 

  • L’improvvisazione è per l’attore una palestra indispensabile, un metodo di studio e di creazione fondamentale per il suo lavoro. Improvvisare permette di creare dal nulla una situazione di rapporto, un’azione, un gesto che sono figli di una sensazione o di una particolare emozione. Per rendere tale gesto credibile, bisogna ritrovare e ripescare nel proprio vissuto sensazioni e sentimenti personali.

 

4. LA MESSA IN SCENA

  • Costruzione del personaggio: per riuscire ad interpretare un personaggio di una performance teatrale bisogna entrare nella sua psicologia, capirne la sua storia e gli elementi umani che si possono incastrare con il vissuto dell’attore in maniera tale da canalizzare i sentimenti e gli stati d’animo che l’attore ha provato in passato per rendere il personaggio vivo e vibrante di una spessa personalità, quanto più realistica possibile.

  • Studio del testo e interpretazione: la lettura di un testo parte con l’analisi della sceneggiatura, del periodo storico in cui la storia è ambientata e del sottotesto.

 

5. REALIZZAZIONE DI UNA PERFORMANCE 

  • Alla chiusura del laboratorio è prevista una performance teatrale che avrà l’unico scopo di dare l’opportunità ai partecipanti di misurarsi con se stessi e di applicare le tecniche che avranno appreso durante il percorso.

 

 

 

 

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